Antonio Coletta Autore, ufficio stampa, redattore editoriale

Goffredo al Papeete

G

Un espediente narrativo abusato da chi racconta la cronaca nera in televisione è quello di identificare i protagonisti di vicende scabrose con i soli nomi di battesimo, per annullare la distanza tra il telespettatore, la vittima e il presunto assassino: la casalinga di Voghera capisce subito che Yara potrebbe essere sua figlia, Amanda quella dei vicini e che questi, a pensarci bene, si comportano proprio come Olindo e Rosa.

Lo stesso subdolo stratagemma viene utilizzato per la comunicazione politica di questo governo, dove, ad esempio, il ministro degli interni chiama “Carola” il capitano Rackete della Sea Watch, per sminuirne l’autorità, e il ministro delle infrastrutture chiama confidenzialmente “Paolo” il giudice Borsellino, annullando ogni differenza tra sé stesso e l’eroe – uno vale uno! – e non rinunciando, tuttavia, alla retorica stucchevole del ricordo istituzionale.

Il ministro degli interni, sabato scorso, ha fatto ballare “Fratelli d’Italia” alle cubiste del Papeete: credo che sia un passaggio importante, questo, per capire dove stiamo andando, per comprendere che il nemico che dobbiamo combattere oggi non è più solamente il dannato nostalgico fascista che canta impettito l’inno di Mameli ma anche l’idiota nostalgico della nazionale del 2006 che urla la marcetta di Goffredo, miscelandola – sguaiatamente – con il popopopò rubato a Seven Nation Army.

https://youtu.be/AMAvROsLV34&feature=share

A proposito dell'autore

Antonio Coletta

Antonio Coletta è autore, ufficio stampa e redattore editoriale freelance. Ha fondato numerosi blog e strambe webzine e collaborato con molte testate e troppi siti internet. Ha raccontato la sua fallimentare esperienza di addetto stampa del cantautore Calcutta in «Calcutta. Amatevi in disparte» (Arcana, 2018), pubblicato la raccolta di racconti «Mia madre astronauta» (Ultra, 2019) e partecipato all'antologia «Qui giace un poeta» (Jimenez, 2020) con un racconto su Roberto Bolaño.

Commenta questo post

Antonio Coletta Autore, ufficio stampa, redattore editoriale

Antonio Coletta

Antonio Coletta è autore, ufficio stampa e redattore editoriale freelance. Ha fondato numerosi blog e strambe webzine e collaborato con molte testate e troppi siti internet. Ha raccontato la sua fallimentare esperienza di addetto stampa del cantautore Calcutta in «Calcutta. Amatevi in disparte» (Arcana, 2018), pubblicato la raccolta di racconti «Mia madre astronauta» (Ultra, 2019) e partecipato all'antologia «Qui giace un poeta» (Jimenez, 2020) con un racconto su Roberto Bolaño.

Contattami