Antonio Coletta Autore, ufficio stampa, redattore editoriale

Fermo Posta

F

Bandiera della RomaniaCaro Antonio,

prima di tutto voglio ringraziarti per le belle parole che hai speso in favore della Ciociaria nel tuo articolo e per aver parlato con tanto amore della nostra bella terra.

Purtroppo, non sono tutte rose e fiori come tenti di far credere! Probabilmente, non vivendo più in zona, non sei a conoscenza di quanto successo negli ultimi anni!

Una terribile piaga si è abbattuta sul nostro territorio: i rumeni!

Intendiamoci, non sono razzista, anzi, ho sempre votato a sinistra.

Ti dirò di più, alcuni di loro sono veramente brave persone: una di loro, ad esempio, assiste mia madre giorno e notte venendo incontro alle mie ristrettezze economiche. Si tratta di una mosca bianca, purtroppo.

La maggior parte di loro, senza alcun rispetto, si è insediata nei nostri centri storici, costringendo noi ciociari a trasferirci in case più grandi in campagna con comodo parcheggio per automobili.

Parliamoci chiaramente, chi mai abbandonerebbe senza costrizione piccoli appartamenti in bei vicoli medioevali che odorano di storia (ora riempiti del tanfo dei loro piatti a base di cipolla, che schifo)? Per cosa? Per ricevere un affitto mensile da appena venti euro al metro quadro?

Hanno rubato le nostre case, ora tentano di rubarci il futuro: se non avessero occupato tutti i posti di lavoro in cantiere, se non andassero loro a pulire il culo ai vecchi e le strade, se non facessero persino gli artigiani, io mio figlio non l’avrei mica mandato all’università! A lavorare, che è uno stipendio l’unica cosa che conta in tempi di crisi come questi!

E poi, ma questo lo saprai di certo, portano i nostri ragazzi sulla via della perdizione! I rumeni spacciano, si drogano, bevono e non è raro, oggi, vedere i nostri giovani imitarli. La loro influenza e il loro esempio li distolgono dalle bellezze naturali e architettoniche della nostra terra, dall’aria fina, dalle numerose sagre estive in favore del vizio. Poveri ragazzi, incapaci di discernere il bene dal male: cosa non offre loro la nostra terra per una vita felice e stimolante? Fin quando saranno così ciechi?

Come avrai capito da questa lettera, l’argomento mi sta molto a cuore e spero, perciò, che vorrai parlarne in uno dei prossimi numeri della tua rubrica.

Sisto

Caro Sisto,
pubblico integralmente la tua lettera, non credo di aver niente da aggiungere. Ti ringrazio per il prezioso contributo.

Antonio

Ciociaria Paranoica viene pubblicata da Gente Comune
“Fermo posta” è stato pubblicato sul numero di Ottobre 2013

A proposito dell'autore

Antonio Coletta

Antonio Coletta è autore, ufficio stampa e redattore editoriale freelance. Ha fondato numerosi blog e strambe webzine e collaborato con molte testate e troppi siti internet. Ha raccontato la sua fallimentare esperienza di addetto stampa del cantautore Calcutta in «Calcutta. Amatevi in disparte» (Arcana, 2018), pubblicato la raccolta di racconti «Mia madre astronauta» (Ultra, 2019) e partecipato all'antologia «Qui giace un poeta» (Jimenez, 2020) con un racconto su Roberto Bolaño.

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Antonio Coletta è autore, ufficio stampa e redattore editoriale freelance. Ha fondato numerosi blog e strambe webzine e collaborato con molte testate e troppi siti internet. Ha raccontato la sua fallimentare esperienza di addetto stampa del cantautore Calcutta in «Calcutta. Amatevi in disparte» (Arcana, 2018), pubblicato la raccolta di racconti «Mia madre astronauta» (Ultra, 2019) e partecipato all'antologia «Qui giace un poeta» (Jimenez, 2020) con un racconto su Roberto Bolaño.

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