Non sono un campione di sociologia ma ho la sensazione che mai in questo paese ci sia stata una frattura così netta tra le generazioni, gli ultracinquantenni da una parte e noi più o meno giovani dall’altra. Non vale per tutti, sia chiaro, ma le storie che ascolto sono così simili tra loro: noialtri, per campare queste vite come lorsignori, dovremmo disporre di giornate di quarantotto ore, e mentre attendiamo di poter finalmente levarci di culo, per goderci un po’ di riposo e metterci a disposizione dei più giovani e della comunità, abbiamo dovuto sorbirci anche i frignoni del mancato rinnovo del contratto con Raitre dell’ottantottenne Augias, come se non esistesse al mondo un under 88 meritevole di condurre un programma televisivo, come se “ma dove andremo a finire!”. Dove siamo finiti, che fatica.