Antonio Coletta Autore, ufficio stampa, redattore editoriale

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Non ho ancora visto il nuovo film di Nanni Moretti

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Non ho ancora visto il nuovo film di Nanni Moretti però stamane, mentre facevo la mia lunga colazione del sabato mattina, ho letto più o meno tutte le recensioni in giro nellʼinternet, e già ho riso, e già mi sono commosso, e ho capito che quel film parla anche di me, e che probabilmente ho già lo sguardo sul mondo e lʼamarezza di un settantenne: dio mio che depressione, quei trentʼanni di...

Alcuni la chiamano demenza senile

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Ieri pomeriggio a Roma cʼè stato un breve momento primaverile quando i ragazzi e le ragazze dellʼuniversità mi sono passati tutti attorno mentre camminavo, e devo dire di averli riconosciuti solamente perché fiumavano via dagli stessi luoghi che frequentavo io a ventʼanni, perché io ne avrei attribuiti loro quindici o poco meno, con la loro acne e i loro corpi da adolescenti; eppure io a...

Silvio eroe

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Paradossalmente al momento lʼunico uomo sulla Terra con qualche possibilità di scongiurare fattivamente il pericolo di unʼescalation nucleare è il nostro Silvio Berlusconi. In nome dei vecchi tempi potrebbe organizzare una cena elegante al Cremlino e, con la scusa di voler far rilassare il vecchio amico – «sei un poʼ sotto pressione, Vlad» –, rifilargli una pasticca blu piena di arsenico. Già lo...

Una zanzara tigre

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Sono uscito sul balcone a fumare una sigaretta. La strada era deserta. Ho sentito battere le mani e ho pensato che fosse tornato il lockdown. Pieno di adrenalina ho urlato «viva il personale sanitario», ma a battere le mani era un vicino, nel tentativo di uccidere una zanzara tigre. Un altro vicino, anche lui in cerca di frescura sul balcone, si è voltato verso di me. Ho sentito i suoi occhi...

Una cosa fresca

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Mi sono recentemente accorto, entrando in un locale per bere una cosa fresca, di aver raggiunto lʼetà di quelli che io a ventʼanni consideravo già dei “vecchi”. Lʼho visto negli sguardi dei ventenni tutto quel vecchiume che mi si è stagliato addosso: non credo sia una questione di aspetto fisico – che io alla loro età ero già semicalvo – quanto di movenze, espressioni, atteggiamenti. Anche odore...

Ricordo felice

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Un appunto mi permette di realizzare che il mio ricordo felice – quello che con un poʼ di polvere di fata permette di volare fino allʼIsola-che-non-cʼè – risale a due anni fa esatti, quando C. mise il naso fuori dal palazzo per la prima volta dopo cinquanta giorni di reclusione forzata, stringendomi la mano per paura che un covid potesse assalirla da un momento allʼaltro. Attraversammo la strada...

I figli degli altri

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Era la fine del lockdown del 2020: ricordo che erano giornate già abbastanza calde ed ero con mia figlia in bagno ad asciugarle i capelli quando Paolo mi mandò su whatsapp una canzone che aveva appena scritto, chiedendomi cosa ne pensassi. Il pezzo era «I figli degli altri», che ha dato il titolo al suo nuovo album, e forse io e la mia bambina siamo stati tra i primi ad ascoltarlo – è probabile...

È stata la mano di Dio

È

Anche critico cinematografico: non ho amato «La grande bellezza», ho ignorato i film successivi di Sorrentino e mi sono avvicinato con diffidenza a «È stata la mano di Dio», che però mi ha emozionato molto, non tanto per la vicenda autobiografica del regista ma per il ritratto di quella grande famiglia rumorosa degli anni Ottanta, nella quale ho ritrovato molti tratti e ricordi della mia...

Antonio Coletta Autore, ufficio stampa, redattore editoriale

Antonio Coletta

Antonio Coletta è autore, ufficio stampa e redattore editoriale freelance. Ha fondato numerosi blog e strambe webzine e collaborato con molte testate e troppi siti internet. Ha raccontato la sua fallimentare esperienza di addetto stampa del cantautore Calcutta in «Calcutta. Amatevi in disparte» (Arcana, 2018), pubblicato la raccolta di racconti «Mia madre astronauta» (Ultra, 2019) e partecipato all'antologia «Qui giace un poeta» (Jimenez, 2020) con un racconto su Roberto Bolaño.

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