“È dunque così che si muore da queste parti?”, mi domanda il professor Julio Sixto Cianfrocca, filosofo italo-argentino residente ad Alatri (FR) da oltre sessant’anni, parcheggiato agonizzante su una barella nel pronto soccorso di un grande ospedale.
Strattono un’infermiera per un braccio, “il professor Cianfrocca è molto malato, la prego, faccia qualcosa!”.
“Quel professor Cianfrocca?”, mi chiede.
“Sì, proprio lui, l’esimio studioso”
“Dio mio!”
“Già”
“Mi dica, professore, cosa le succede?”
“Ho una terribile affezione infettiva delle prime vie respiratorie e in particolare del naso e della gola, probabilmente una rinofaringite acuta infettiva virale causata da rhinovirus”, le spiega l’autore di “Fenomenologia del Cesanese del Piglio” (Edizioni Fanfarillo, 1987).
La esorto, “faccia qualcosa, la prego”.
“Mi dispiace professore, non riusciremo a ricoverarla prima del prossimo lunedì”
“A che santo dovremo votarci per ottenere un po’ di compassione?”, urla il professore con tutte le poche forze ancora in suo possesso.
“Già, a che santo votarci ora che il patrono della nostra cittadina, San Sisto I Papa, è stato depennato dal Calendario Universale della Chiesa e dall’elenco dei martiri per mancanza di prove sul martirio subito?”
Irrompe un clochard nigeriano, “il Calendario Universale della Chiesa è solo un album di figurine. Se mi importasse davvero, potrei fare miracoli tanto grandi da diventare il più santo tra i santi”, poi tocca il professore sulla fronte, “professore, si metta in piedi”.
“Diamine, sono guarito!”, esclama lo studioso
“Un miracolo! Evviva!”, esulto io, balbettando poi “San Sisto, sei proprio tu?”
“In carne e ossa”
“Ma sei povero e…”
“Negro?”
“Già”
“Sì”
“San Sisto, fai qualcosa per tutta questa povera gente che soffre”
“Non posso, se aiutassi tutti non morirebbe più nessuno, la ciociaria diventerebbe un posto troppo affollato”
“Potresti moltiplicare il personale, i locali e le attrezzature degli ospedali della Provincia di Frosinone?”
“Queste sono competenze della ASL”
“Capisco”
“Già”
“Grazie di tutto San Sisto”
“Prego. Ora devo andare. Abbiate cura di voi stessi”
“Lo faremo. Dove te ne andrai?”
“Nella sala d’attesa di questo ospedale, a riguadagnarmi il titolo di martire. Attendo una TAC, conto di farcela prima del 2024”