Antonio Coletta Autore, ufficio stampa, redattore editoriale

Il brutto addormentato nel bosco

I

C’erano una volta, in un regno molto lontano, una coppia di sovrani senza eredi.

I due erano ormai rassegnati all’idea che la monarchia sarebbe terminata con la loro morte quando la regina consorte iniziò a mostrare i primi segni di una gravidanza.

Nacque poi un bambino al quale fu dato il nome di Tonino – in onore del nonno, re Tonino IV di Brum-Kazum.

I genitori in giubilo diedero una grande festa alla quale invitarono tutto il regno e tutte le fate tranne l’unica malvagia.

Le fate portarono in dono parecchie virtù al principe Tonino: l’abilità nel bricolage, l’imbattibilità nel tennis da tavolo, la sensualità nel ballare la salsa, il senso per la battuta di Pippo Franco, l’umiltà di Roberto Fico e l’intelligenza di Massimo Cacciari.

Restava solamente un dono fatato da scartare, quello della bellezza di Raz Degan, quando irruppe nella sala la fata malvagia, irritata per non essere stata invitata alla festa.

La fata malvagia lanciò allora un sortilegio sul neonato Tonino, predicendo che, nel giorno del suo diciottesimo compleanno, si sarebbe punto con un arcolaio e sarebbe morto.

La fata che avrebbe dovuto donare al principe Tonino la bellezza di Raz Degan, decise allora di fargli un altro regalo: “non morirai ma ti addormenterai fino al primo bacio d’amore di una bella principessa”.

La regina la ringraziò: “ora sì che siamo tranquilli!”

Il principe Tonino crebbe con indubbie qualità artistiche e morali ma senza bellezza. Quando poi, nel giorno del suo diciottesimo compleanno, si punse con l’arcolaio e si addormentò, fu chiamata una bella principessa a salvarlo.

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A proposito dell'autore

Antonio Coletta

Antonio Coletta è autore, ufficio stampa e redattore editoriale freelance. Ha fondato numerosi blog e strambe webzine e collaborato con molte testate e troppi siti internet. Ha raccontato la sua fallimentare esperienza di addetto stampa del cantautore Calcutta in «Calcutta. Amatevi in disparte» (Arcana, 2018), pubblicato la raccolta di racconti «Mia madre astronauta» (Ultra, 2019) e partecipato all'antologia «Qui giace un poeta» (Jimenez, 2020) con un racconto su Roberto Bolaño.

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Antonio Coletta è autore, ufficio stampa e redattore editoriale freelance. Ha fondato numerosi blog e strambe webzine e collaborato con molte testate e troppi siti internet. Ha raccontato la sua fallimentare esperienza di addetto stampa del cantautore Calcutta in «Calcutta. Amatevi in disparte» (Arcana, 2018), pubblicato la raccolta di racconti «Mia madre astronauta» (Ultra, 2019) e partecipato all'antologia «Qui giace un poeta» (Jimenez, 2020) con un racconto su Roberto Bolaño.

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