Sono due libri importanti ed escono entrambi oggi.
Il fuoco nella carne è il romanzo di esordio di Garibaldi Lapolla, maestro della letteratura italoamericana, scrittore, insegnante, pubblicista e socialista, uno dei primi nostri emigranti a laurearsi negli Stati Uniti. Ha raccontato la vita della prima comunità italiana di New York, quella di East Harlem. I protagonisti di questo romanzo sono tutti immigrati italiani, sospesi tra i costumi del paese di provenienza e le opportunità offerte dal nuovo continente, tra il dialetto delle origini e l’inglese americano, tra senso di colpa e ambizione, famiglia e solitudine, soldi e passione. Lapolla racconta una società piena di contrasti, esistenze dure e complesse, e forse anche per questo (ma la mia è solo un’ipotesi) non è mai stato tradotto e pubblicato prima nel nostro Paese.
La terra di tutti non è solo un saggio agile e inclassificabile, ma è anche quanto di più poetico – e, allo stesso tempo, incredibilmente concreto – troverete in libreria quest’anno. Qui Marco Denti intreccia memorie personali, suggestioni letterarie e musicali, cammina tra i campi della Pianura Padana, lungo la Valgrassa e le sponde del fiume, ci conduce tra aironi, gamberi rossi della Louisiana, cacciatori e api operaie e ci parla della terra, del rapporto con l’ambiente, con il cibo e con il lavoro, del tempo, del nostro stare al mondo, ci invita a rallentare, a osservare, a riscoprire lo stupore e l’ascolto. È un libro che racconta tantissime cose, è uno scritto pacificatore, che fa bene al cuore e allo spirito. E Denti è una penna eccezionale.
Buona fortuna a loro e buona lettura a chi vorrà.

