Antonio Coletta Autore, ufficio stampa, redattore editoriale

La città dei vivi

L

Mentre leggo La città dei vivi, il libro di Nicola Lagioia sull’omicidio Varani appena pubblicato da Einaudi, mi viene alla mente un’annotazione di Cesare Pavese che vado a rileggere di tanto in tanto – quando devo approcciarmi a fatti indicibili, quando il pensiero per gli amici sperduti si fa insopportabile – per non perdere di vista il fatto che sono stati solo alcuni dettagli a rendermi questa (e non un’altra) persona.

Ma tutti i pazzi, i maledetti, i criminosi sono stati bambini. Hanno giocato come te, hanno creduto che qualcosa di bello li aspettasse. Quando avevamo tre, sette anni, tutti, quando nulla era avvenuto o dormiva solamente nei nervi e nel cuore.

9 dicembre 1945. Cesare Pavese, Il mestiere di vivere

A proposito dell'autore

Antonio Coletta

Antonio Coletta è autore, ufficio stampa e redattore editoriale freelance. Ha fondato numerosi blog e strambe webzine e collaborato con molte testate e troppi siti internet. Ha raccontato la sua fallimentare esperienza di addetto stampa del cantautore Calcutta in «Calcutta. Amatevi in disparte» (Arcana, 2018), pubblicato la raccolta di racconti «Mia madre astronauta» (Ultra, 2019) e partecipato all'antologia «Qui giace un poeta» (Jimenez, 2020) con un racconto su Roberto Bolaño.

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Antonio Coletta è autore, ufficio stampa e redattore editoriale freelance. Ha fondato numerosi blog e strambe webzine e collaborato con molte testate e troppi siti internet. Ha raccontato la sua fallimentare esperienza di addetto stampa del cantautore Calcutta in «Calcutta. Amatevi in disparte» (Arcana, 2018), pubblicato la raccolta di racconti «Mia madre astronauta» (Ultra, 2019) e partecipato all'antologia «Qui giace un poeta» (Jimenez, 2020) con un racconto su Roberto Bolaño.

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