Antonio Coletta Autore, ufficio stampa, redattore editoriale

Non auspico altro

N

Ho sempre difficoltà a schierarmi nei conflitti tra nazioni, non perché non sappia riconoscere i torti o le ragioni, ma perché si basano su presupposti che trovo assolutamente primitivi e perché si corre sempre il rischio di confondere gli abitanti di un territorio con il loro governo e con la loro classe dirigente. Avremmo un bisogno sfrenato di utopie, e invece siamo tutti così invischiati in questa retorica di bandiere, inni, confini, popoli e patrie, nel pragmatismo a tutti i costi, così incazzati e impauriti che rischiamo sempre di perdere di vista gli unici obiettivi possibili, quelli della convivenza, della tolleranza e della sopravvivenza della specie. Serenità e prosperità, non auspico null’altro e non ho nient’altro da difendere.

A proposito dell'autore

Antonio Coletta

Antonio Coletta è autore, ufficio stampa e redattore editoriale freelance. Ha fondato numerosi blog e strambe webzine e collaborato con molte testate e troppi siti internet. Ha raccontato la sua fallimentare esperienza di addetto stampa del cantautore Calcutta in «Calcutta. Amatevi in disparte» (Arcana, 2018), pubblicato la raccolta di racconti «Mia madre astronauta» (Ultra, 2019) e partecipato all'antologia «Qui giace un poeta» (Jimenez, 2020) con un racconto su Roberto Bolaño.

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Antonio Coletta è autore, ufficio stampa e redattore editoriale freelance. Ha fondato numerosi blog e strambe webzine e collaborato con molte testate e troppi siti internet. Ha raccontato la sua fallimentare esperienza di addetto stampa del cantautore Calcutta in «Calcutta. Amatevi in disparte» (Arcana, 2018), pubblicato la raccolta di racconti «Mia madre astronauta» (Ultra, 2019) e partecipato all'antologia «Qui giace un poeta» (Jimenez, 2020) con un racconto su Roberto Bolaño.

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