Antonio Coletta

Autore, ufficio stampa, redattore editoriale

Storie dal blog

Emergenza o non emergenza?

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È ridicolo anche solo ipotizzare che un’emergenza sanitaria possa essere risolta chiudendo palestre e piscine, teatri e cinema, ristoranti e bar dopo le 18 e alla domenica – a meno che non si ritenga che chiamarla “emergenza sanitaria” sia un’esagerazione. Se un nuovo lockdown fosse necessario per salvaguardare la salute di tutti, il governo dovrebbe avere il coraggio di imporre...

Polletto e il vecchio volpone

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C’era una volta un vecchio volpone che gironzolava da mesi nei dintorni di un pollaio, attendendo la giusta occasione per fare strage di galline. C’era quella stessa volta, e nello stesso pollaio preso di mira dal vecchio volpone, una gallina vecchia destinata dall’uomo a fare un buon brodo. La chioccia condannata alla bollitura depose il suo ultimo uovo e ne fece dono a una...

MU – La risaia in fiamme (20090 – Tipografia Helvetica)

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Sto leggendo un romanzetto molto bello. S’intitola “MU – La risaia in fiamme” (20090 – Tipografia Helvetica) e lo ha scritto Tommaso Labranca otto anni fa. Parla di un ragazzo di provincia mio coetaneo, ventinovenne all’epoca della narrazione, e dei suoi tentativi di fuga dall’entroterra molisano verso un luogo vago (l’iperborea costruita con le...

Mark Oliver Everett su Elliott Smith

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Nel 2008 Mark Oliver Everett scrisse una bellissima autobiografia intitolata Things the grandchildren should know – proprio come la canzone che chiude l’album doppio dei suoi Eels Blinking Lights and Other Revelations. Il libro fu pubblicato in Italia nel 2009 da Elliot con un titolo improprio e poco accattivante (Rock, amore, morte, follia e un paio d’altre sciocchezze che i...

Una balenottera di nome Nancy

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Il 29 maggio del 1950, al largo dell’isola di Manhattan, una piccola balenottera azzurra s’impigliò con un piede nelle reti di un peschereccio. L’esemplare era dotato di due piccoli piedi di notevole forza che non solo le sostenevano il corpo ma, indossate le scarpe d’uopo, le consentivano anche di ballare con maestria il tip tap. La balenottera azzurra, ribattezzata...

La claque

L

In una sera di metà pandemia io e mia moglie ce ne stavamo affacciati nella corte del nostro condominio, sul balcone a goderci i rebus della Settimana Enigmistica. Poi, d’improvviso, un fastidioso tafano cominciò a ronzarci attorno. Provai a scacciarlo con le buone, poi a schiacciarlo tra le mie mani con le cattive. Al quinto clap feci plop, il tafano giacque spiaccicato nel palmo della mia...

Il tiglio

I

Maledetto tiglio, dannata pianta! È fiorito ancora, a pandemia quasi scampata. Maledetto tiglio, dannata allergia! Mi sono gettato per strada come tutti, per il primo finesettimana di libertà, temendo di dovermi giustificare per ogni starnuto. E invece no, era una festa tanto grande che nessuno ha fatto caso ai miei occhi rossi, al mio naso colante, ai miei etcì rumorosi – in quel fracasso...

Caspita

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Guido in una notte d’autunno. La strada verso casa è ancora parecchia, mia moglie dice “ehi, perché non ci fermiamo a casa dei tuoi, è a due chilometri da qui”. Le dico “sì, meglio, sono stanco, ripartiremo domani mattina con comodo”. La casa dei miei è divenuta negli anni la nostra casa estiva, e tuttavia capita qualche volta che ci venga anche d’inverno per...

Antonio Coletta Autore, ufficio stampa, redattore editoriale

Antonio Coletta

Antonio Coletta è autore, ufficio stampa e redattore editoriale freelance. Ha fondato numerosi blog e strambe webzine e collaborato con molte testate e troppi siti internet. Ha raccontato la sua fallimentare esperienza di addetto stampa del cantautore Calcutta in «Calcutta. Amatevi in disparte» (Arcana, 2018), pubblicato la raccolta di racconti «Mia madre astronauta» (Ultra, 2019) e partecipato all'antologia «Qui giace un poeta» (Jimenez, 2020) con un racconto su Roberto Bolaño.

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