Antonio Coletta

Autore, ufficio stampa, redattore editoriale

Storie dal blog

Chelsea Hotel #1

C

C’è questa famosa canzone del 1974 di Leonard Cohen che racconta la breve relazione del cantautore canadese con Janis Joplin nelle stanze del Chelsea Hotel, e la New York degli anni Sessanta nella quale “[they] were running for the money and the flesh”. S’intitola “Chelsea Hotel #2” ed è un pezzo crudo, così diretto che anni dopo Cohen si dichiarò dispiaciuto...

Casa

C

Ieri mi è capitato di camminare a Roma, nella strada dove ho abitato per dieci anni e nella zona dove ho lavorato per due. Non è rimasto nulla al suo posto, mi pare, tranne qualche fast food americano, un tabaccaio, un paio di cinema. Alla stazione Termini, invece, dove cʼera Ricordi oggi cʼè Euronics. È passato un mucchio di tempo, mi sono detto, e poi, di sera, sono tornato a San Lorenzo. E...

Nino Manfredi e la dizione

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C’è un simpatico aneddoto raccontato da Nino Manfredi – e raccolto da Nicola Manuppelli nel suo «A Roma con Nino Manfredi» (Giulio Perrone Editore) – che riguarda da vicino chi come me porta nella sua dizione il marchio dello stramaledetto basso Lazio, e che lascio qui per tutti noi marchiati del «sabbado». Ma ci metti tre B quando pronunci sabato? mi chiedevano in Accademia. E io: Sì! Ce...

A proposito dell’amore e del sangue

A

Per un lunghissimo periodo della mia vita ho privilegiato la lettura di libri che trattavano temi di marginalità, disagio, violenza, politica, musica, cinema, amore, fantascienza. Negli ultimi anni ho invece scelto, più o meno consapevolmente, di affrontare perlopiù romanzi più o meno biografici incentrati su rapporti di sangue – solo nell’ultimo mese, per esempio, ne ho letti quattro. Se...

Giorni da astronauta

G

La prima volta che Riccardo Marra mi ha parlato del suo cosmonauta era il 2019. Nel frattempo cʼè stata una pandemia e Fausto Cutugno – uomo dello spazio dal cognome da “italiano vero” – ha preso la strada per le stelle e poi è riatterrato, è diventato un eroe ed è infine tornato a casa sua, in provincia, in Sicilia, dove Riccardo lo ha finalmente accolto e costretto in un libro, «Giorni da...

La morte dei caprioli belli

L

C’è un libro che può far del bene, ed è ambientato attorno al laghetto del paesino di Buštěhrad, in Boemia. Quando quel libro che può far del bene viene pubblicato in Cecoslovacchia è il 1971 e il suo autore, Ota Pavel, giornalista sportivo e scrittore, ha 41 anni e sta tirando le fila di una vita più che complicata, nella quale ha già affrontato un conflitto mondiale, l’occupazione nazista della...

In analisi, tra Kurt Cobain e Richard Ashcroft

I

Da buon boomer, qualche giorno fa ho fatto un giretto su youtube per riascoltare un po’ di Nirvana. Mi è capitato così di imbattermi nell’ultima apparizione televisiva di Kurt Cobain, avvenuta in Italia, a «Tunnel», qualche giorno prima del tentato suicidio di Roma e a un mese o poco più dalla sua morte. È un fatto che non conoscevo, o forse non ricordavo, che a riguardarlo oggi (conoscendo...

Pantani

P

Ho sentito parlare alla tivvù di un film-documentario dedicato a Marco Pantani intitolato «Il migliore», che viene proiettato in questi giorni nei cinema italiani. Non lo vedrò, non tanto perché andare al cinema in questa vita pare ormai un miraggio ma, soprattutto, perché dalla sua morte provo un certo fastidio per il ciclismo contemporaneo, per quella sua dimensione epica, a volte anche...

Antonio Coletta Autore, ufficio stampa, redattore editoriale

Antonio Coletta

Antonio Coletta è autore, ufficio stampa e redattore editoriale freelance. Ha fondato numerosi blog e strambe webzine e collaborato con molte testate e troppi siti internet. Ha raccontato la sua fallimentare esperienza di addetto stampa del cantautore Calcutta in «Calcutta. Amatevi in disparte» (Arcana, 2018), pubblicato la raccolta di racconti «Mia madre astronauta» (Ultra, 2019) e partecipato all'antologia «Qui giace un poeta» (Jimenez, 2020) con un racconto su Roberto Bolaño.

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